Il circolo di Macomer  



Legambiente è contrario alla realizzazione del parco eolico di Putzu Oes proposto dalla società ENSAR che prevede l'installazione di 15 grandi pale eoliche dell'altezza di circa 180 metri, di cui 13 in territorio di Borore e 2 in quello di Macomer. La nostra associazione ha espresso la propria contrarietà in occasione dell'assemblea pubblica tenutasi a Borore venerdì 13 u.s. preannunciando una serie di osservazioni nell'ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale in corso dell'opera.
Le motivazioni sostanzialmente sono le stesse già formulate per un analogo progetto presentato un paio di mesi fa dalla società Fonteolica che prevedeva la realizzazione di 23 grandi pale eoliche in una vasta area in prossimità dell'area industriale di Tossilo, compresa quella di Putzu Oes. In quella occasione sono state evidenziate dalla nostra associazione pesanti criticità del paesaggio, del quadro ambientale e dei beni storico-archeologici e ripercussioni altrettanto critiche sull'impatto acustico proprio nel comune di Borore.
Senza per ora entrare nel merito del progetto di Putzu Oes ci sembra opportuno segnalare che lo "Studio per l'individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici" in Sardegna (D.G.R. n. 28/56 del 26/07/2007 e successive modifiche), non tiene conto delle nuove designazioni delle ZPS (Allegato A alla D.G.R. n. 9/17 del 7/03/2007, recante "Designazione di Zone di Protezione Speciale" e Decreto del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare del 19/06/2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 157 del 9/07/2009), tra le quali la ZPS denominata "Altopiano di Abbasanta", in prossimità dei cui confini ricade la progettazione dell'impianto eolico di Putzu Oes.
In particolare la cartografia del suddetto studio include tra le aree idonee per gli impianti eolici una vasta porzione di suddetta ZPS, confinante con le aree industriali di Tossilo e di Ottana, in contraddizione con quanto stabilito dai "Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)", stabiliti dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (decreto del 17/10/2007 e successive modifiche), che prevedono il divieto di "realizzazione di nuovi impianti eolici". Tale divieto è esteso anche alle aree di connessione e continuità ecologico-funzionale tra i vari sistemi naturali e seminaturali al di fuori e confinanti con le ZPS, come si configura in questo caso (Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10/09/2009 pubblicato nella GU n. 219 del 18/09/2010 e art. 4, comma 4 della Direttiva 2009/147/CE).
Inoltre occorre evidenziare che la Regione Sardegna recentemente ha approvato (D.G.R. n, 12/21 del 20/03/2012) il "Piano d'Azione Regionale per le Energie Rinnovabili in Sardegna", un documento di indirizzo che definisce le nuove strategie per lo sviluppo dell'energia rinnovabile e che prevede prioritariamente "la promozione della produzione diffusa e distribuita sul territorio dell'energia da fonte rinnovabile, orientando gli operatori di mercato verso impianti di piccola taglia finalizzati al soddisfacimento del fabbisogno energetico locale e quindi verso l'autosostenibilità delle imprese e delle comunità".
In questo contesto appare quindi già improponibile la realizzazione del parco eolico di Putzu Oes così come appare forzata e contraddittoria la posizione favorevole dell'amministrazione di Borore che, al pari del comune di Macomer, ha espresso alla fine dello scorso anno una posizione contraria alla realizzazione di analogo impianto proposto dalla società Fonteolica nell'area di Putzu Oes.
* Circolo Legambiente di Macomer
Silvio Pilia  ambientalista Bororese  un anno fa





















Caro Ambientalista Bororese,
Da buon ambientalista sicuramente saprai che l'opposizione agli impianti eolici non è una posizione a priori, come non lo è quella contro il fotovoltaico e le altre forme di energia rinnovabile.
Premetto che non capisco da dove tu abbia appreso che a "nostro dire" il fotovoltaico deturpa i tetti, mi sembra di non avere mai espresso un parere simile, ma forse viene molto comodo fare di tutta l'erba un fascio e dire slogan....
Inoltre non c'è alcun bisogno di costruire questo impianto, le stime si fanno coi numeri, non a sentimento, e riguardo questo punto sarei pronto a venire a Borore in qualsiasi momento a discutere della questione con dati sicuri e verificabili da tutti, quindi ti rassicuro, si può fare a meno di QUESTO particolare parco eolico e nonostante ciò evitare carbone e petrolio.
Inoltre ritengo che bisognerebbe un po' approfondire la questione "bolletta" dato che l'ENSAR fa parte del gruppo SARAS, che sostanzialmente è, attraverso il meccanismo dei CIP 6, il principale responsabile della differenza di bollette tra noi e la media nazionale (a svantaggio nostro, saprai)
Nonostante queste premesse vorrei comunque sottolineare che le osservazioni da noi fatte non riguardano il gusto estetico ma le normative per quanto riguarda la tutela delle ZPS, di cui l'altopiano di Abbasanta fa parte, leggi bene l'areticolo, c'è scritto chiaramente che in questo caso ci sono dei problemi normativi tra la costruzione dell'impianto e la tutela delle specie protette nel nostro territorio.
Attendo una tua risposta e, spero, un'occasione d'incontro (anche pubblico dato che non ho nulla da sponsorizzare o nascondere).
l'unica cosa è che essdendo io un universitario dovremmo concordare la data prima perchè per motivi di studio sto a Cagliari.
Silvio Pilia