martedì 16 settembre 2014

LINGUA BLU: VACCINO KILLER, ECCO la cronistoria con i DATI sui DANNI e le malattie indotte dalla vaccinazione


LINGUA BLU (Blue Tongue) - 1

(Strage di bovini ed ovini negli allevamenti, con il vaccino)
Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora intestinale essendo una sostanza altamente tossica

Ecco il recente studio che ha coinvolto più di 17.000 bambini fino a 19 anni Questo studio-indagine attualmente in corso è stato avviato dall’omeopata Andreas Bachmair.
La scomparsa delle malattie infettive NON e' dovuta ai vaccini ! (Francais)
 
LINGUA BLUVACCINO KILLER, ECCO la cronistoria con i DATI sui DANNI e le malattie indotte dalla vaccinazione

Continua in: Pecore Sarde + Vaccini per animali ammalano ed uccidono anche essi  vedi i vaccini veterinari del 2010: BUGIARDINI VACCINI: ZUELVAC OVINE  BTV 18 (LinguaBlu) +  ZUELVAC BOVINE BTV 18 
- vedi pecore LinguaBlu
 - Protocollo Vaccinazione degli Ovini: Puglia (in questo testo chiamano i Danni da Vaccino, "effetti indesiderati"....)
La storia del maledetto imbroglio comincia nel 2000, sotto il governo Amato. Ci sono 200 miliardi da spendere a fine legislatura e qualcuno propone di usarli per la lingua blu, una malattia degli ovini.
L'Istituto zooprofilattico di Teramo, centro di riferimento per le malattie esotiche, insiste per una mega-campagna di vaccinazioni.  Ma molti sono contrari.
L'unico vaccino disponibile viene dal Sudafrica. Contenendo virus preparati su linee cellulari, può scatenare malattie sconosciute e incontrollabili...
Romano Marabelli, capo della veterinaria ministeriale e dell'Organizzazione mondiale che studia le epidemie animali, è perplesso. Molti Paesi colpiti non usano il farmaco.
Stati Uniti, Australia, Grecia, Portogallo lasciano che le bestie si immunizzino da sole. Anche a Bruxelles non sono convinti. Non è un allarme grave come la Mucca pazza, dicono.
Ma a Roma sono lanciatissimi....., vogliono diventare l'antemurale per la malattia, convincono il comitato veterinario di Bruxelles. Così, la Ue consente all'Italia di partire con procedura d'urgenza per le vaccinazioni.
Chissa' perche' ? vedi: Conflitti di interesse....+ Corruzione per i vaccini + Ministero ed enti a "tutela"informati sui danni dei vaccini NON fanno NULLA !
La blindatura - Il farmaco non è registrato in Europa, dove non ha passato collaudi né controlli di sicurezza. Non è andato al vaglio di esperti esterni, non ha avuto l'ok dell'Agenzia medica europea (Emea) e della commissione Ue. Non ha passato, cioè, la trafila cui i produttori devono sempre sottoporre ogni nuovo farmaco.
Mai come in questo caso si dovrebbe chiamare in causa l'Istituto superiore della sanità. Ma il governo ignora il ruolo di supervisione dell'Iss.
Ora c'è Berlusconi, e un nuovo ministro della sanità, Girolamo Sirchia, il quale affida a Teramo tutti i controlli e le indagini scientifiche. E quando lo stesso istituto vince anche la gara per l'importazione dei vaccini e della tecnologia di produzione, si crea una situazione abnorme di conflitto di interesse. Lo stesso ente importa il farmaco, lo elabora, lo distribuisce e ne studia gli effetti……..(NdR: belle cose che gli enti governativi fanno sulla pelle di chi non consce questi inciuci… per far soldi)….
Forte di poteri assoluti, Teramo blocca la movimentazione degli animali vivi in mezzo Centro-Sud, dove la malattia si è manifestata, e ordina di partire a tappeto, con la vaccinazioni degli animali.
Già che c'è, fa vaccinare anche i bovini, portatori sani del morbo, che nessuno al mondo aveva mai trattato prima. Sorgono nuovi dubbi. Ma l'istituto preme ed afferma a 360°: “Tranquilli, abbiamo fatto i nostri test”…. La direzione dei servizi veterinari si fa convincere. Poi si saprà che le prove erano state fatte appena su 21 bovini e 6 pecore (NdR: per 10 giorni).
Il triangolo - Il gioco è tutto dentro Alleanza Nazionale. C'è il ministro Alemanno all'Agricoltura. C'è il sottosegretario Cesare Cursi ai Servizi veterinari. E c'è Vincenzo Caporale, capo dell'Istituto di Teramo, uno che da ambienti Pci è finito in quota An dopo un'epica circumnavigazione per casa-Craxi e Forza Italia.
Guida istituzioni importanti: l'anagrafe bovina (peraltro fallita al Sud), il Centro epidemiologie, il Comitato di controllo delle diossine. E quando Alemanno, su invito dell'UE, istituisce una commissione per quantificare i prevedibili danni indiretti (mancata vendita di animali) dell'operazione, e vi mette al vertice (per 150 mila euro l'anno) il suo capo-dipartimento Giuseppe Ambrosio, costui disegna una griglia di rilevamento-danni così stretta che gli effetti collaterali del vaccino sono destinati, in partenza, ad apparire limitatissimi. Se animali morti ci saranno, insomma, sarà quasi sempre per altre cause….. Ormai, l'operazione è criptata.
Gli errori - Nel gennaio 2002 si parte. Ma non è una campagna, è un bombardamento. I veterinari pubblici non bastano, se ne reclutano altri sul mercato per 20 mila euro a testa in sei mesi. Questi entrano nelle stalle con disposizioni approssimative, senza istruzioni per rilevare i danni e per la farmaco-vigilanza, talvolta senza foglietti illustrativi. Qualcuno usa aghi non sterili, vaccina pecore gravide, malate o in attesa di accoppiamento. Ci sono proteste, ma opporsi è un problema.
Chi rifiuta il vaccino resta con la stalla sotto sequestro, impossibilitato a vendere bestie vive fuori provincia.
Tranquilli, promettono a Roma, durerà poco; quando avremo vaccinato l'80 per cento degli animali, toglieremo la quarantena. E per fare più in fretta cominciano a produrre il vaccino in casa, senza permesso.
I laboratori di Teramo non sono autorizzati, ma che importa. C'è l'emergenza…..(NdR: ...di fare quattrini sulla pelle delle povere pecore e quindi sui Pastori-Allevatori)…..
Il fallimento - A fine campagna si scopre che qualcosa non va. Se ne accorge la Sardegna, poi l'Abruzzo. Le pecore continuano a morire. Ma la vera novità è che si ammalano i bovini, dopo il vaccino.
Gli allevatori denunciano morìeaborti, perdite di latte, caduta di fertilità, dimagramenti. Le più malconce sono proprio le bestie vaccinate. Non resta che mantenere la quarantena. Per tutti, sani e malati.
Il prezzo della carne crolla, un animale vale ormai meno delle spese di macellazione. "Chi ci paga ?", chiedono gli allevatori. Nessuno, è la risposta, i danni non dipendono dal vaccino..... Alcune Asl rifiutano di raccogliere le orecchie delle bestie morte, o di spedire gli organi malati a Teramo, (NdR: per farli esaminare in laboratorio). Tutto cio’ per non demolire il teorema zoppo, nessuno quantifica il disastro, nonostante l'Europa abbia i soldi pronti per coprirlo.
La paura - No, niente soldi per i poveri cristi. Sono altri a guadagnarci sopra. I produttori del vaccino, Teramo, i veterinari, la commissione ministeriale, i commercianti che comprano carne a zero lire, i grandi produttori che pagano meno la polpetta. Ci guadagna anche la criminalità. In zona blue tongue, un vitello anche sano è una perdita tale che l'allevatore deve abbatterlo subito o venderlo per 20 euro alla camorra. L'unica che può sdoganarlo da vivo.
La situazione è esplosiva ma non succede ancora niente. Tanti hanno paura. Sono quelli che temono le visite dei Nas, che nascondono piastrelle fuori norma, fatturazioni mancate, condizioni igieniche imperfette, aborti non registrati, bestie malate fatte sparire per evitare la distruzione del branco. Quelli tacciono e piegano il capo. Altri si arrangiano.
Quando scoprono che le bestie non trattate stanno meglio delle altre, convincono il veterinario a fare vaccinazioni fasulle.
Così, tutti contenti. Gli animali restano sani, il veterinario incassa la parcella, il ministero può vantare inflessibilità. C'è persino chi - come appureranno i giudici a Latina - userà l'ago come arma politica. Votami, altrimenti ti vaccino sul serio.
La metamorfosi - Ma il peggio deve venire.
La malattia è un camaleonte, passa gli sbarramenti, innesca una spirale
perversa. Compare un nuovo sierotipo, ma Teramo gli contrappone un farmaco
ancora più "pesante". Così, man mano che la campagna di vaccinazione degli allevamenti si posta verso Nord, devasta greggi, provoca sterilità, depressioni immunitarie, febbri, perdita della lana, malformazioni, aborti, carni gelatinose e immangiabili. Anche il latte diminuisce, ma pochi riescono a farsi verificare i danni.
Le vacche smagriscono come quelle del Sahel, spesso non si fanno ingravidare, alcune muoiono d'infarto. I focolai blue tongue diminuiscono, ma la circolazione virale resta altissima, si allarga a zone montane, di solito immuni. Il mercato chiede carne ma sono proprio le Asl del Nord a rifiutare come infette le bestie vaccinate dalle zelanti consorelle del Centro-Sud. Mezza Paese è in quarantena. 
Ormai, l'ipotesi che sia proprio l'animale vaccinato e la vaccinazione a diffondere malattie comincia a farsi strada.
La rivolta - Cresce il fronte del "no", Alemanno è contestato anche dai suoi di An. Il ministro Sirchia è costretto a istituire una commissione. Ma questa, in assenza di denunce formali, avalla l'operazione senza visitare nemmeno una stalla. Pare un Vajont. Tutti conoscono la frana che s'è messa in moto, ma nessuno dice"alt, vediamo che succede". E quando lo zooprofilattico di Sassari propone di studiare seriamente la diffusione della malattia, la Sanità fa ancora muro. Solo Teramo, ribadisce, è autorizzata a metterci mano. Le energie scientifiche del Paese sono ignorate, il controllato continua a controllare se stesso. E l'Italia insiste a vaccinare al buio. Ma ormai è guerra. In luglio, alla Camera dei deputati, il direttore dell'istituto viene aggredito da rivoltosi. Poco dopo, gli stessi organizzano un convegno sul tema e invitano numerosi esperti. Questi accettano, ma molti poi disertano all'ultimo minuto. "Li hanno convinti a tacere", ringhiano gli allevatori.
Il bubbone - Ma il muro del silenzio si rompe. Quando la provincia dell'Aquila, in assenza di focolai, viene obbligata alla vaccinazione col solito risultato di morìe e aborti, il Tar dà ragione ai danneggiati. La giunta regionale campana chiede aTeramo di verificare la situazione in tempi brevi. E quando in Sardegna viene isolato un nuovo sierotipo, lo zooprofilattico Toscana-Lazio tra le conclusioni. La malattia si diffonde, al 90 per cento, proprio col virus contenuto nel vaccino.
Ma a novembre la Sanità, anziché prendere atto del fallimento, mostra ancora i muscoli. Ordina milioni di dosi di un terzo vaccino, più potente ancora. Poi, a un
convegno internazionale dell'Oie, l'Organismo mondiale che studia le epidemie, celebra il suo trionfo, dichiarando che i danni registrati sono stati accettabili. Ma è una verità di carta.
Il disastro galoppa....(NdR: e chi paga siamo sempre noi...e gli animali)
Tratto in parte da: la Repubblica, 27 novembre 2003
vedi:  Effetto Gregge
Video suI BAMBINI NON VACCINATI SONO molto PIU' SANI di quelli VACCINATI !
Nel 1992 I.A.S. ha condotto un sondaggio sulla salute e la vaccinazione dei bambini della Nuova Zelanda ed ha trovato solide prove scientifiche che I BAMBINI NON VACCINATI sono PIU' SANI dei loro coetanei vaccinati !
VIDEO :
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INDENNIZZO per DANNO da profilassi sanitarie su animali (vaccini e farmaci)
Gli interventi di sostegno consistono nell’erogazione di indennizzi agli allevatori per l’abbattimento di capi infetti ordinato dalle competenti autorità sanitaria. Il costo dello smaltimento è sostenuto dalla Asl che invierà apposita richiesta di rimborso alla Regione Liguria.
I casi previsti sono: il verificarsi di aborti di fattrici in conseguenza della somministrazione di vaccini, (previo accertamento del nesso causale da parte del medico veterinario dell’Asl); il decesso dell’animale, dopo l’intervento di profilassi, a seguito di emergenza zootecnica, sanitaria o veterinaria; il fermo di impresa, determinato dal decesso o dall’abbattimento di capi di bestiame, a seguito dell’intervento di profilassi.

vedi i vaccini veterinari del 2010: BUGIARDINI VACCINI: 
ZUELVAC OVINE  BTV 18 (LinguaBlu) +  ZUELVAC BOVINE BTV 18 (LinguaBlu)
ANNO 2013: Dalla stampa locale della Sardegna:
“Ai primi di luglio – spiega Zuncheddu – i vaccini messi a disposizione degli allevatori hanno creato forti perplessità nel mondo pastorale, per via dei possibili effetti collaterali sulla salute degli ovini. Nelle passate campagne di vaccinazione si sarebbe registrata una riduzione media del 50% della produzione del latte e numerosi casi di infertilità. Questi effetti, di fatto irreversibili, inducevano i pastori ad una macellazione degli animali in età fertile, con gravi danni per la loro economia”.

VACCINI per le Pecore malate di lingua blu - Il dolore di chi deve gettare le sue pecore nelle fosse comuni - Ott. 2013
«Non c'è prevenzione. I vaccini ? Li abbiamo rifiutati».
«Gli indennizzi ? In questo momento è l'ultima cosa a cui penso. Arriveranno, come sono arrivati dopo l'epidemia del 2001.
Ma rattrista che da allora a oggi nulla sia stato fatto a livello preventivo sul fronte della lingua blu. Il risultato è quello che vede, una fossa comune dove ogni mattina solo, a Galtellì vengono sepolte le carcasse di almeno venti pecore». A Giovanni Bassu, 62 anni, ieri non è andata neppure male: al mattino presto ha caricato sul suo pick -up solo due pecore uccise dal morbo che dall'inizio d'agosto sta sterminando le greggi di mezza isola. Poi ha preso la strada di una delle quattro fosse comunali nelle campagne di San Martino, dove le carcasse vengono ammassate e ricoperte di terra con una ruspa. Sinora ha perso una ventina di capi. «Niente a che vedere con il 2001. Allora la lingua blu non sapevamo ancora cosa fosse. Persi duecento pecore, due terzi del mio gregge. E con loro un lavoro di selezione genetica della razza durato anni». Bassu, in tasca un diploma di liceo classico, e poi studi in farmacia che lo hanno portato a un passo dalla laurea prima del ritorno alla campagna («volontario», dice), dopo più di  trent'anni di pastorizia ha capito che bisogna soprattutto fare da sé.
Perché l'apparato, chiamiamolo così, quel complesso sistema che va dagli assessorati regionali sino alle aziende sanitarie, ad ogni epidemia si dimostra impreparato. Per non dire pasticcione.
I vaccini per esempio. La Regione ha appena acquistato un milione e 850 mila dosi. Quanti ne sono stati utilizzati? Mistero. Non resta che attendere i dati ufficiali che, a quanto pare, saranno diffusi in un convegno il 9 settembre prossimo. Bassu per esempio li ha rifiutati. «La maggioranza delle mie pecore sono infette - dice - Che senso ha farlo ora  ?
 Per fortuna questa volta il morbo è meno virulento di dodici anni fa, sembra che gli animali possano superarlo, nonostante le febbri altissime. E poi il vaccino non dà alcuna garanzia di successo». Per un allevatore che dice no, ce ne saranno sicuramente altri che hanno accettato di vaccinare il bestiame. «A Galtellì non mi risulta», taglia corto Bassu.
Non va meglio in un paese vicino, sempre nella Bassa Baronia, dove agricoltura e pastorizia sono il tessuto vitale dell' economia. A Irgoli è accaduto lo stesso, come conferma Iacopo Porcu. Ventidue anni, lavora da sempre in campagna nei terreni di famiglia, ma questo non gli ha impedito di conseguire il diploma di perito agrario.
Perché non ha continuato con gli studi universitari ? «Perché avrei dovuto ?
 Mi sarei comunque dovuto occupare dell'azienda zootecnica dei miei, ho preferito cominciare subito, anche perché avevo già abbastanza esperienza. Quanto alla lingua blu, per esempio, ricordo benissimo l'epidemia del 2001, anche se avevo appena dieci anni. Ma accompagnavo mio padre in campagna, e ho potuto vedere di persona quale flagello sia stato». Forse è per questo che Giovanni Porcu, il sindaco del suo paese, alcuni mesi fa gli ha affidato la delega alla pastorizia e alla agricoltura.
Un incarico che Iacopo vorrebbe svolgere al meglio, ma in emergenze come queste non serve a niente. «Non abbiamo voce - dice - e nessuno che ci ascolti». A Irgoli la pastorizia è una delle voci principali dell'economia, le aziende sono decine e decine, le pecore diverse migliaia. Qui come è andata con il vaccino ? «Ho un gregge di trecento capi, sono nella situazione in cui ci troviamo tutti nella Bassa Baronia. Ma no rifiutato anch'io. E a quanto mi risulta così hanno fatto tutti i pastori del paese», dice Porcu.
Il motivo ? «Esistono 24 sierotipi del virus lingua blu. li vaccino è rivolto solo a uno di essi. Non abbiamo garanzie che sia quello giusto, né che in questa fase abbia efficacia. Potrebbe essere addirittura controproducente». E un'affermazione grave: su cosa si basa per sostenerlo ? «Nelle riunioni alle quali abbiamo partecipato all'indomani dell' emergenza – sostiene Porcu - ci è stato detto in sostanza: "Usatelo, ma a vostro rischio". Chiaro che tutti gli allevatori a questo punto si sono tirati indietro».
L'avvertimento sul possibile mancato effetto del vaccino è confermato da altri pastori di Irgoli. A poco sono servite le rassicurazioni sul fatto che stavolta si tratti di un vaccino "spento", cioè potenzialmente innocuo (nel 2001 molti animali morirono in seguito al  vaccino "vivo").
Anche Giovanni Bassu, l'esperto allevatore di Galtellì, conferma quanto dice il suo giovane collega di Irgoli. A questo punto sarebbe utile sapere quanto è costata l'operazione vaccini alle casse regionali e quante dosi siano state realmente utilizzate. Il problema lingua blu inoltre non riguarda solo le pecore, che se non muoiono rischiano di abortire o comunque di non essere più fertili. Interessa infatti anche i bovini, portatori dell'insetto che trasmette la malattia, noto come "culicoides ìmicola".
Nei bovini la lingua blu è generalmente asintomatica, ma l'emergenza porta al blocco della movimentazione della specie, con conseguenze economiche facilmente immaginabili. Quasi tutti gli allevatori della zona, infatti, affiancano all'allevamento degli ovini quello di vacche e vitelli. «Ciò che dovrebbe preoccupare - conclude Giovanni Bassu - è che la malattia sta comparendo anche nella Sardegna interna, nei paesi montani, dove si pensava che questa zanzara non sarebbe mai arrivata. Ho paura che siamo solo all'inizio».
da LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 22 agosto 2013In presenza di un'epidemia scatta il blocco del bestiame: impossibile vendere o macellare. Basta con gli indennizzi siamo stanchi di essere costretti ad abbattere animali sani.
L'ovile è uguale a tanti altri sparsi nei salti della Valle del Cedrino. Una piccola casa colonica, la stalla per le pecore con la mungitrice, un fienile, una porcilaia con poche scrofe e qualche maialetto, e un ricovero per le vacche ora al pascolo. Fa caldo, ma una bava di vento e l'ombra di un olivastro secolare stemperano l'afa agostana. A far pesante l'aria è altro.
E questa ennesima pestilenza che sta mettendo ancor più in ginocchio decine di pastori e fiaccando la loro proverbiale resistenza agli imprevisti  che solo la gente di campagna conosce e con cui ha imparato a convivere da generazioni. «Ma c'è un limite a tutto, sia alla sopportazione che al tacito silenzio consensuale e davanti all'evidenza non si può più tacere».
A parlare sono due pastori che chiedono l'anonimato non per omertà o reticenza ma solo per discrezione e per la loro atavica inclinazione al "non protagonismo". «Del resto c'è poco da tenere segreto - dicono - quello sta accadendo da anni nelle campagne di tutta la Sardegna è sotto gli occhi di tutti ed è noto sia a noi allevatori che agli addetti ai lavori: dai veterinari, che peraltro sono quelli con meno colpe e anzi fanno di tutto per venirci incontro, a chi sta sopra di loro.
Dalle associazioni di categoria sino ai politici di ogni livellò e rango. La verità è che a queste condizioni la pastorizia in Sardegna rende a tanti tranne che ai pastori. Specie a noi "regolari", quelli che hanno pecore, vacche e maiali registrati e controllati periodicamente dalla Asl. Quelli che anche se hai tutti gli animali sani e certificati quando scatta la quarantena per qualsiasi focolaio di epidemia in un raggio di dieci chilometri ti ritrovi con l'azienda bloccata e con le bestie che non puoi né vendere, né mungere e né macellare, e che sei costretto a mantenere per mesi a forza di mangimi che aumentano di prezzo ogni mese. O se anche hai un solo maiale malato su dieci o cento te li fanno abbattere tutti. "Tanto te li rimborsano", ci dicono, e intanto per ogni capo abbattuto loro si prendono un extra. E per abbattere un maiale si muovono anche in cinque o sei alla volta».
«Ma noi ci siamo stufati di ammazzare gli animali sani. Se li tengano pure i contributi: continuano i due pastori -, anche quelli del benessere animale: 13 euro a pecora all'anno se seguiamo le lezioni di "professorini" che vengono a insegnarci come si munge una pecora o come devono brucare l'erba. Loro che le uniche pecore che hanno visto in vita loro sono forse quelle del presepe. Invece di cercare di tenerci buoni con queste elemosine i politici dovrebbero battersi perché il latte venga pagato a un prezzo ragionevole e perché nei grandi mercati isolani e nazionali non si svendano come maialetti o agnelli sardi animali che di sardo hanno solo il timbro del mattatoio e che se potessero parlare lo farebbero in romeno o in albanese.
E ci siamo anche stufati di sentirci dire informalmente "guardate che se volete sono arrivati i vaccini contro la lingua blu" quando l'epidemia è già scoppiata e anche "ma se lo fate è a vostro rischio perché non possiamo garantire né l'efficacia del vaccino né che non abbia effetti collaterali anche peggiori della stessa malattia". Ce lo dicano insomma se vogliono che la pastorizia abbia un futuro anche per gli allevatori o se tutto ciò serva esclusivamente a incrementare altri affari poco chiari. Perché non ci vogliono studi superiori né tanto meno lauree particolari per capire che qualcosa, in tutta questa storia, non torna».
Commento IMPORTANTE - fate ATTENZIONE cari allevatori -  NdR: 
Gli ovini dalla lingua blu che vengono vaccinati sono sempre di generazione in generazione, piu' indeboliti dalle immunodepressioni che i vacciniad essi propinati, generano, quindi e' un giro vizioso irrisolvibile;
Vaccino = immunodepressione = animali malati = rivaccinati = ulteriore immunodepressione = animali sempre piu' malati ecc., ecc.

Risultato: Cari Pastori, PIU' Vaccinate piu' ammalate i poveri animali ! cosi come i bambini....

Iniziare a NON vaccinare, immettere ovini selvaggi maschi, NON atutoctoniNON vaccinati, nei greggi per rafforzare la razza, alimentarli con erbe provenienti da prati (fate fare delle analisi) NON inquinati ed acque NON clorate, adatti al loro fabbisogno alimentare e nutrizionale a seconda della razza, attenzione anche agli Ovili che siano puliti, e quando malati utilizzare fitoterapici + omeopatici per aiutarli a guarire naturalmente senza farmaci di sintesi chimica che sono sempre deleteri !


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DIRE - Roma (I): "Quel vaccino ha prodotto effetti disastrosi sugli allevamenti italiani ed ora siamo in grado di documentarlo.
Ha contribuito a diffondere il virus ed e' responsabile di danni economici alle aziende zootecniche ben superiori a quelli provocati dalla malattia". Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, replica alle affermazioni diffuse oggi da Sirchia sugli effetti della campagna di vaccinazione, resa obbligatoria dal Ministro della Salute e da quello delle politiche agricole.
"Una indagine a tappeto condotta dalla ASL di Sassari su oltre un milione di capi vaccinati- riporta la senatrice- ha riscontrato gravi effetti indesiderati (ipertermia, zoppie, calo della produzione lattea, morti natalita', aborti e morti improvvise) sul 54,2% delle aziende visitate.
Si tratta del primo vero monitoraggio effettuato da un servizio pubblico, i cui dati contrastano clamorosamente con quelli forniti dal ministero della Salute che dichiara danni collaterali in percentuali inferiori all'1% degli allevamenti vaccinati".
"Ora porteremo la verita' sul vaccino killer sul tavolo della Commissione europea. Domani mattina la nostra eurodeputata Monica Frassoni presentera' una interrogazione urgente - spiega De Petris - con tutti i dati del disastro provocato da Sirchia ed Alemanno, chiedendo alla Commissione europea di sospendere quel vaccino e i contributi finanziari per l'acquisto".
(Com/Slo/ Dire - 24-02-05) - vedi: 
Ritirati vaccini anche per Veterinaria

Con l’arrivo della “stagione calda” si è riproposto il problema delle malattie agli animali da allevamento, per via della cattiva alimentazione e dagli allevamenti intensivi  !
Da alcuni anni a questa parte, e precisamente dall’estate del 2000, la zootecnia italiana si è trovata a fare i conti con una “nuova patologia” chiamata Blue Tongue, o Lingua Blu o Febbre Catarrale Ovina.
Già conosciuta in passato nei paesi tropicali la Lingua Blu, i primi casi sono stati segnalati nell’agosto del 2000 in Sardegna per poi diffondersi in tutto il resto dell’Italia centro-meridionale.
Questo e' possibile grazie ai vaccini che hanno propinato agli animali che li hanno resi deboli immunitariamente ed hanno generato in loro nuove malattie gastrointestinali !
La pecora è la specie più sensibile all'infezione
 e presenta sintomi clinici anche gravi; bovini e caprini vengono infettati ma sono più resistenti e generalmente la malattia trascorre con sintomi lievi od assenti. In Africa e nel Nord America numerose specie di Ruminanti selvatici (antilopecervoalce) sono state trovate positive, e "potrebbero" (ma non e' cosi) avere un ruolo come serbatoi naturali della malattia. La Bluetongue NON colpisce l'uomo.

vedi: 
Pecore sarde vaccinate  = muoiono tutte !  = VACCINI ASSASSINI + Animali da allevamento sempre piu' malati per i VacciniAllevamenti Intensivi + MUTAZIONI Genetiche + Falsita' della medicina ufficiale + 1000 studi sui Danni dei Vaccini + Malassorbimento Vaccini sicuri ? NO !  +  Visionare questo film  +  Afta Epizoica scompare senza Vaccini + Meccanismo dei danni dei vaccini

L’Immunità di gregge, è la supposta carta vincente per la difesa della vaccinazione in TV, Internet, riviste mediche e giornali, sul motivo per cuidovremmo essere vaccinati più e più volte per tutta la vita, con un numero sempre crescente di vaccini e cio' per ogni malattia.
 
Lo sbandierato a 360° "supposto successo delle vaccinazioni" è basato fondamentalmente su "teorie" che si danno per scontate, senza controllarle. Quando si entra nei particolari si evince e si dimostra invece che il tasso di incidenza e di morte di molte malattie infettive, è diminuito radicalmente nel e dal momento in cui si registrava un miglioramento delle condizioni, igienico-sanitarie, abitative, alimentari e delle procedure di isolamento,
 Pero' siccome nello stesso periodo sono stati introdotti i vaccini, la medicina ufficiale ha dato per scontato che la sola vaccinazione sia stata interamente responsabile della scomparsa di queste "malattie" e per far quadrare questa teoria fasulla, ha cambiato nome alle malattie.....QUI in queste pagine ve ne daremo la dimostrazione !


IMPORTANTE: OGNI tipo di Vaccino produce Stress ossidativo cellulare e quindi tissutale !
vedi anche: http://www.greensite.it/news/vaccini_pericolosi.htm
Europa stabilisce criteri indennizzo allevatori per i danni dei vaccini agli animalihttp://ec.europa.eu/community_law/state_aids/agriculture-2006/n475-06.pdf

vedi: Meccanismo delle Mutazioni  cromosomiche cercare in questa pagina : Aberrazioni Cromosomiche Meccanismi delle Mutazioni al DNA cellulare  (del mitocondrio).

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TROVATO il meccanismo di azione delle tossine dei VACCINI anche sul cervello
  !
ANSA, Roma, 22 Mar. 2009 - Esiste un passaggio segreto che permette alle cellule immunitarie di penetrare nel cervello e di aprire la strada ad una seconda ondata di cellule pericolose, capaci di scatenare malattie autoimmunitarie, come la sclerosi multipla, nelle quali il sistema immunitario aggredisce l’organismo al quale appartiene.
La scoperta della nuova porta, pubblicata sulla rivista Nature Immunology, potrebbe portare in futuro a nuove armi per contro la sclerosi multipla, "ma non solo: lo stesso meccanismo potrebbe essere coinvolto in altre malattie autoimmuni", osserva la coordinatrice della ricerca, l’italiana Federica Sallusto, dell’Istituto svizzero per la Ricerca in Biomedicina (Irb) di Bellinzona, diretto da Antonio Lanzavecchia.
Oltre che con Lanzavecchia, il lavoro è stato condotto in collaborazione con Andrea Reboldi, dell’Irb, e da Antonio Uccelli, dell’università di Genova. Il passaggio segreto che permette di entrare nel cervello alle cellule apripista è il plesso coroideo, una vera e propria matassa di vasi sanguigni nella quale viene prodotto il liquido spinale. È una via d’ingresso alternativa a quella che da tempo è considerata il «portone principale», ossia la barriera emato-encefalica.
Che ci fosse un’altra entrata era noto, spiegano i ricercatori, ma questa era considerata una sorta di "porta di servizio", di importanza secondaria. Adesso, osserva Lanzavecchia, "conosciamo la funzione di questa porta segreta e si può pensare a future strategie terapeutiche in grado di bloccare questo ingresso".
Blue tongue, nuovi vaccini e nuove regole - Mar. 2012
Emanata da Bruxelles la direttiva che prescrive l'impiego di vaccini inattivati anche fuori dalle aree dove sono presenti focolai della malattia. Intanto la Russia, preoccupata per lo Schmallenberg virus, chiude le frontiere
Cambiano le norme per la vaccinazione degli ovini contro la febbre catarrale maligna, forse più conosciuta come blue tongue. La decisione arriva dopo la risoluzione del Parlamento europeo del 14 febbraio e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 21 marzo della direttiva che stabilisce le nuove regole per la profilassi di questa malattia.
Le norme sulla vaccinazione a virus, per la blue tongue erano state fissate già nel 2000 con la direttiva 75/2000/CE che prescriveva l'impiego di vaccini o quelli attenuati, gli unici disponibili all'epoca.
Ma verso i quali si sono levate molte critiche da parte degli allevatori per le possibili conseguenze negative. Con lo sviluppo dei nuovi vaccini inattivati, decisamente più sicuri (NdR: cosi affermano i produttori, che lo dicevano anche per i precedenti vaccini che ammalavano ed ammazzavano gli animali...., le campagne di vaccinazione del 2008 e poi del 2009 hanno fornito risultati, tanto da indurre il legislatore europeo a rivedere le norme in materia.
In particolare la direttiva prevede che l'impiego dei vaccini inattivati possa avvenire anche al di fuori delle zone dove la comparsa di focolai ha imposto restrizioni allo spostamento degli animali. L'impiego dei vaccini attenuati resta possibile laddove si presentino nuovi sierotipi virali contro i quali non siano ancora disponibili i vaccini di nuova generazione.
Ora la parola passa ai singoli Stati membri ai quali la direttiva impone di emanare entro il 23 settembre le disposizioni legislative necessarie per adeguarsi alle disposizioni impartite da Bruxelles.
Ma si spera che i tempi siano più stretti, visto che la febbre catarrale maligna è veicolata da un moscerino ematofago del genere culicoides e che con l'avanzare della primavera e il conseguente moltiplicarsi di questi insetti, si avranno le condizioni per una più facile diffusione del virus.
E la Russia chiude le porte
Ma c'è un altro virus che preoccupa gli allevamenti, anche questo diffuso da insetti, lo Schmallemberg virus che ha fatto la sua comparsa in sette Stati membri, come riferito già da Agronotizie. Il timore del diffondersi di quest'ultima malattia ha convinto le autorità sanitarie russe a sospendere le importazioni di animali vivi dai paesi dell'unione.
A giustificazione di una decisione che ha importanti ripercussioni anche sotto il profilo commerciale, il Servizio federale russo per la veterinariaRosselkhoznador ha lamentato la mancanza di informazioni dettagliate da parte della Ue circa la diffusione sia dello Schmallenberg virus, sia del virus della blue tongue.
Le preoccupazioni di ordine sanitario esistono, ma non sarebbe la prima volta che motivazioni di carattere sanitario vengono prese in prestito per giustificare decisioni dettate da opportunità di carattere economico.
By A.G.- Tratto da: agronotizie

 

Lingua blu. Zanella: sospendere la campagna di vaccinazione - Roma, anno 2000:I Verdi si sono pronunciati per la sospensione della campagna di vaccinazione contro il morbo della lingua blu perché il vaccino sin qui somministrato ha creato ‘effetti collaterali’ devastanti sia tra i bovini che tra gli ovini”.
Con queste parole Luana Zanella, coordinatrice dei deputati verdi, motiva il voto contrario del sole che ride alla mozione della maggioranza per il prolungamento della campagna di vaccinazione contro il morbo della lingua blu. “Lo stesso Istituto superiore della sanità a suo tempo si era pronunciato contro la campagna di vaccinazione – spiega l’esponente dei Verdi -.
Il Governo deve stanziare risorse per il risarcimento dei danni subiti dalle aziende zootecniche e soprattutto apprestare una politica a favore della zootecnia che garantisca modernizzazione, qualità e sicurezza alimentare”.

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December 19, 2003 - LINGUA BLU: DE PETRIS PRESENTA DOCUMENTO CONTRO VACCINO"Se i Ministri Sirchia ed Alemanno - conclude De Petris - dovessero insistere su una strategia distruttiva dell'economia agricola di gran parte del Paese, allora bisognera' chiarire quali interessi ci sono dietro alla scelta di un prodotto non testato e non registrato regolarmente nell'Unione Europea''.
Commento NdR: QUANDO QUESTO PRINCIPIO SARA' APPLICATO ANCHE per le VACCINAZIONI UMANE ?

(ANSA) - ROMA, 18 DIC - Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, ha consegnato oggi, nel corso della seduta dedicata al tema della lingua blu, il documento destinato ai Ministri competenti e concernente un nuovo piano contro la diffusione della malattia.
Lo rende noto un comunicato precisando che il documento e' stato sottoscritto dai Comitati di allevatori di Lazio, Abruzzo, Sardegna, Marche, Umbria, Puglia, Campania e Toscana e da esperti e docenti universitari del settore.
''Abbiamo inviato ai Ministri Sirchia ed Alemanno un documento elaborato da esperti qualificati del mondo scientifico veterinario che indica una nuova strategia per la lotta alla malattia, senza il ricorso a questo vaccino che sta provocando danni irreparabili alla zootecnia italiana''.
Ha detto la senatrice che ha chiesto al Governo la sospensione immediata della nuova campagna vaccinale gia' decisa dal Ministero della Salute, ''una campagna - precisa il comunicato - non condivisa neanche dal Sindacato nazionale dei Veterinari Liberi Professionisti che ha anch'esso diffuso ieri una articolata proposta alternativa''.
(ANSA).
Fonte: it.news.yahoo.com


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LINGUA BLU: A FEBBRAIO 2009 VACCINI IN GALLURA (Sardegna, Italy) DOPO NUOVI CASIScatteranno a febbraio le prime vaccinazioni di ovini, caprini e bovini della Gallura, area in cui, da qualche giorno, otto capi (2 caprini e 6 bovini) sono risultati positivi, da esami di laboratorio, al sierotipo 8 della blue tongue. Ieri, nell'incontro a Roma dell'unita' di crisi per la lingua blu, e' emersa la necessita' di intensificare, inoltre, le misure di sorveglianza nella provincia di Olbia-Tempio colpite dal blocco della movimentazione degli animali. (AGI) 13 gennaio 2009
Coldiretti: "Noi NON vacciniamo- 22 gennaio 2009
L’organizzazione di categoria parla di un vero e proprio allarme sociale all’indomani della scoperta del nuovo focolaio di blue tongue

OLBIA - «Se ancora non fosse chiaro a qualcuno, ormai si tratta di un vero e proprio allarme sociale».
A tuonare, dopo l’ennesima beffa “blue tongue”, sono i vertici di “Coldiretti Gallura”, che riferiscono di una situazione divenuta incontrollabile in tutti i territori della provincia di Olbia e Tempio. A inasprire ulteriormente il già complicato avvio del 2009 ci si mettono le voci che raccontano di un’imminente decisione a livello regionale che imporrebbe di fatto la vaccinazione a tappeto contro il “Sierotipo 8” su tutto il territorio isolano.

«Vogliamo che sia chiaro fin d’ora – annuncia il presidente della Coldiretti Gallura Fausto Sanna – che i nostri allevatori non sono più disposti a vaccinare i loro animali, anche se dovesse trattarsi di vaccino spento. Nonostante il rispetto del rigidissimo protocollo vaccinale, nonostante solo da dicembre fosse possibile vaccinare con il prodotto spento per i sierotipi 1, 2 e 4 e dopo sessanta giorni movimentare, nonostante in Sardegna non possa entrare un solo vitello che non sia prima stata esso stesso vaccinato, oggi ci vediamo sprofondare in un incubo dal quale sembravamo appena usciti, con danni economici incalcolabili. E la beffa finale sarà certamente un nuovo vaccino da sommare a quelli già previsti per i sierotipo presenti».

Gli allevamenti bovini, ma anche quelli ovi-caprini da anni sono costretti da campagne vaccinali lunghe, complicate e che nei fatti come unico risultato danno quello di stressare oltre ogni limite i capi, compromettendo gli investimenti aziendali, le produzioni di latte e la vendita di animali per l’ingrasso.
«Se consideriamo che a beffa si somma beffa, non possiamo dimenticare che nel novembre 2008, Francia ed Italia hanno firmato un accordo bilaterale con il quale si consente l’accesso nei territori nazionali di bovini transalpini non vaccinati e provenienti da zone sottoposte a restrizione proprio per il Sierotipo 8.

«Già non c’è alcuna spiegazione per questa inverosimile disparità di trattamento – ribadisce Pietro Greco, direttore della Coldiretti Gallura – e soprattutto la nostra organizzazione non intende più accettare il prezzo da pagare per le conseguenze della miopia di Stato e Regione: siamo disposti a ricorrere alle vie legali per impedire l’ingresso dei veterinari e dei vaccini nelle nostre aziende. È ora di pensare al futuro degli allevatori e dei pastori del nord-est Sardegna, non alle tasche delle case farmaceutiche che forniscono vaccini per il sierotipo di turno. A chi compete - concludono – chiediamo di affrontare immediatamente la questione e venire incontro alle esigenze economiche di circa centinaia di imprese sparse per tutta la Gallura e delle loro famiglie. Ma la soluzione questa volta non potrà essere quella di propinarci l’ennesimo vaccino». 

Commento NdR: la dittatura sanitaria continua, malgrado che i vaccini danneggino od uccidano anche le pecore come gli umani.

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Allevatori in rivolta contro il vaccino per la "blu tongue".
Numerose delegazioni provenienti da tutta Italia si sono date appuntamento a Roma per il prossimo 5 dicembre: manifesteranno sotto il ministero della Salute, per chiedere la sospensione delle vaccinazioni e il risarcimento dei danni. E intanto i Verdi chiedono lo stop della prossima campagna in numerose Regioni. Ad accendere la polemica un articolo apparso su Repubblica due giorni fa che denunciava "il farmaco che fa strage di pecore". Dura la replica del ministro della Salute: «Non faccio crociate per la vaccinazione - afferma Girolamo Sirchia - la validità della campagna contro la lingua blu ha basi scientifiche: è la percentuale dei capi morti prima e dopo la vaccinazione a renderla convincente.
La disinformazione uccide il Paese.
La disinformazione sistematica è portata avanti da gruppi che hanno altri interessi. Gli incidenti e i danni lamentati da alcuni allevatori sono dovuti per la gran parte dei casi alle condizioni pessime in cui erano tenuti gli animali. Il ministero non compra e vende vaccini né animali, tutela invece la salute dei cittadini - conclude - che consumano la carne».
La tesi del ministro Sirchia è sostenuta dal direttore generale della Veterinaria del ministero: «L' intera operazione messa in piedi per fermare le prime due epidemie tra il il 2000 e il 2002 - dichiara Romano Mirabelli - sono state promosse a pieno dalla Ue, che ha pagato i vaccini e idanni diretti. I danni per i capi di bestiame sono stati circa dell' uno per cento a fronte di un' altissima mortalità, che nella prima fase dell' epidemia aveva causato mezzo milione di animali deceduti solo in Sardegna».
Malgrado le rassicurazioni del ministero della Salute la polemica non si placa. In Sicilia, la Confederazione Agricoltori, assieme alla Coldiretti e Confagricoltura ha chiesto al presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, di bloccare la vaccinazione dei bovini e sbloccare l' esportazione dei bovini fuori dai confini regionali. Una posizione condivisa dal vicepresidente della Regione e assessore all' Agricoltura, che chiama in causa i ministri Sirchia e Alemanno: «Garanzie sulla nuova campagna di vaccinazione - afferma Giuseppe Castiglione - ma soprattutto la libertà di vendere gli animali al di fuori della Sicilia.
La situazione è diventata insostenibile e non siamo disposti ad aspettare un giorno di più, perché così si rischia di mandare sul lastrico i nostri allevatori». Nelle Marche, il capogruppo Verde in Regione, Marco Moruzzi ha invitato il governatore a sospendere la somministrazione del vaccino agli ovini marchigiani, «perché potrebbe essere la causa del diffondersi della malattia, con mortalità e aborti tra gli animali e il crollo della produzione di latte». Acque agitate anche al Senato.
Loredana De Petris, senatrice dei Verdi, e capogruppo in Commissione Agricoltura, attacca il governo: «L' indagine parlamentare avviata al Senato dovrà ora accertare le gravi responsabilità politiche e tecniche di chi ha imposto una campagna di vaccinazione dannosa per gli animali ed ha occultato i pesanti danni provocati agli allevamenti in tutto il Centro-Sud.
Il sospetto che il vaccino concorra alla diffusione della malattia, è avvalorato dai dati diffusi dall' Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana, ma il ministero della Salute intende avviare, a partire dal prossimo 1 dicembre, una nuova campagna». E il deputato della Margherita, Antonello Soro, ha presentato ieri un' interrogazione al ministro Sirchia, nella quale chiede «una verifica super partes» e afferma, «il vaccino non è registrato in Europa né ha ricevuto l' approvazione da parte dei competenti organi comunitari di vigilanza e di controllo in materia sanitaria». 
By Mario Reggio - 
Repubblica - 28 novembre 2003

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Vaccinazione obbligatoria per Ovini e Bovini - 2008
Il capo gruppo dei Verdi della Regione Marche, Marco Moruzzo, ha scritto ai sindaci dei comuni delle Marche nel Gennaio 2008 sulla gravepericolosita' dei vaccini arrivati nelle ASL della regione che gli agricoltori rifiutano, perche' gia' nel 2002 e 2003 le campagne vaccinali volute ed attuate dal ministero della salute...(quale salute ? quella delle case farmaceutiche ?) ...in loco, si dimostrarono un DISASTRO immane perche' oltre a gravi malattie indotte sugli animali, anche una buona percentuale di animali mori ! La regione ha presentato quindi nel 2008 un ricorsocontro le campagne vaccinali obbligatorie per tutti i ruminanti, campagne che dovrebbero concludersi entro ilo 30/04/2008. Il ministero pero'insiste per il proseguo della vaccinazione.
In Abruzzo dove la vaccinazione era stata gia' praticata, con poca opposizione degli allevatori, si sono riscontrate immediatamente  malattie e le morie di animali e molte aziende hanno dovuto dismettere la loro attivita' e vendere le quote latte agli allevatori del nord che ben contenti le hanno acquistate..., non a caso il consiglio Regionale dell'Abruzzo martedi 2 febbraio 2008, ha approvato all'unanimita' una risoluzione con cui impegna il presidente della Giunta Regionale a sospendere la campagna vaccinale (che dovrebbe essere avviata in questi giorni e conclusa il 30 /aprile,  e predispone un piano di risarcimento per i danni subiti dagli allevatori abruzzesi. Analoga richiesta e' stata inoltrata dal Consiglio regionale della Sardegna !
Tratto da: Per restare Sardi, vol 2)

Commento NdR: ..naturalmente i mass media, giornali, TV, radio,  nazionali NON ne hanno parlato...per mantenere nascosti i gravi danni dei vaccini anche sugli animali come sull'uomo ! VERGOGNA !
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Con l’arrivo della “stagione calda” si è riproposto il problema delle malattie agli animali da allevamento, per via della cattivaalimentazione e dagli allevamenti incivili !
Da alcuni anni a questa parte, e precisamente dall’estate del 2000, la zootecnia italiana si è trovata a fare i conti con una “nuova patologia” chiamata Blue Tongue, o Lingua Blu o Febbre Catarrale Ovina.
Già conosciuta in passato nei paesi tropicali la Lingua Blu, i primi casi sono stati segnalati nell’agosto del 2000 in Sardegna per poi diffondersi in tutto il resto dell’Italia centro-meridionale.
Questo e' possibile grazie ai Vaccini che hanno propinato agli animali che li hanno resi deboli immunitariamente ed hanno generato in loro nuove malattie gastrointestinali !
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La pianificazione per il futuro prossimo venturo:Ora in tutto il mondo si stanno vaccinando anche e non solo centinaia e centinaia di milioni di volatili negli allevamenti (di tutti i tipi), cosi si preparano altre epidemie con i Vaccini inoculati, per i prossimi anniindebolendo immunitariamenteintossicandoinfiammando e quindiammalando quegli animali....... che per di piu' serviranno da cibo per gli umani....

Mai pensato che con i Vaccini fatti agli animali si passano virus animali alla specie umana
..? cosi' si incrementa il mercato deimalati....... e si gestiscono bene con nuovi farmaci + nuovi Vaccini e cosi' via fino alla fine della specie.....
.......INFATTI hanno preparato nel 2003 l'
aviaria del 2005.....ed oggi preparano le epidemie sia negli animali, sia negli Umani.....per iprossimi anni......

Come volevasi dimostrare...Gennaio 2007 - 
L'Europa con la Lingua Blu
....titolano i giornali.
Questa malattia che colpisce sopra tutto gli ovini (la loro lingua diviene colore blu), ma anche i bovini, sta diventando endemica !! Finora ha colpito oltre 2.000 allevamenti in Francia, Germania, Lussemburgo, Belgio, Olanda...
Ora gli "esperti" temono che la malattia colpisca anche gli allevamenti delle altre nazioni dell''Europa, ed hanno ragione perche' cio' avverra' puntualmente, grazie all'indebolimento dei sistemi immunitari degli animali, provocati dalle vaccinazioni che subiscono.
Il bello e' che questi "esperti" al servizio delle multinazionali dei vaccini, stanno pensando di mettere a punto un'altro vaccino.....ne vedremo delle "belle" nei prossimi anni...
vedi anche: http://www.greensite.it/news/vaccini_pericolosi.htm
Commento NdR: questi scritti dimostrano e confermano cio' che insegniamo da decenni e cioe' che i Vaccini producono nei soggetti sottoposti a quelle infauste pratiche in-sanitarie, spacciate per tecniche preventive, Malnutrizione con perdita di fattori vitali essenziali alla vita sana, alterazione e perdita di: enzimiflora batterica autoctonavitaminemineraliproteine vitali), oltre alle mutazioni genetiche occulte,immunodepressioniintossicazioniinfiammazioni e contaminazioni da virus e/o batteri pericolosi che nel tempo possono produrremalattie le piu' disparate ! 
Continua inPecore  Sarde +  Pag. 6  -  Pag. 7  -  Pag. 8  -  Pag. 9  -  Pag. 10  -  Pag 11  -  Pag. 12  -  Pag. 13  - Pag 14  - Pag 15  -
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vedi anche Dati ISTAT sui Vaccini + Malattie e Vaccini + Interrogazione Parlamentare + 
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